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CAPITOLO DICIASSETTESIMO
I primi adoratori dello Spirito Santo
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Gesù chiarisce come va conciliato un edificio materiale con un’opera spirituale.
— 7·9·1968 Mattina, dopo la S. Comunione.
A S. Messa finita improvvisamente l’anima viene presa dalla solita misteriosa azione ed è costretta ad uscire. Giunta di sopra, dopo brevi minuti, in un’atmosfera ancor più potente, si sente dire nel proprio intimo:
— Oggi stesso scriverai al mio Ministro.
— Seguono quindi brevi istanti durante i quali, l’anima, ancora si permette di formulare quell’interrogativo: come si potrà conciliare un edificio materiale con un’opera spirituale, e subito venne chiara la risposta:
— I primi adoratori, secondo il mio nuovo messaggio, saranno gli abitanti di quella fortunata dimora.
— 22·9·1968 Mattina, prima della levata.
Mentre la povera creatura sta attendendo il momento della levata, lentamente si sente prendere dalla solita misteriosa azione, finché poi giunta ad un certo momento istintivamente si mette ad esclamare:
«O Divino Spirito del nostro Dio d’Amore, che nella tua Sovrana Potenza illumini, riscaldi e governi tutto l’universo e specialmente i cuori dei tuoi fedeli, noi Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti benediciamo e Ti amiamo perché Tu sei il nostro primo principio ed ultimo fine, e perché solo in Te e per Te ogni anima troverà la via, la verità e la vera vita che conduce al seno del Padre, per la redenzione del Signore nostro Gesù Cristo…
O Tu che penetri gli abissi e scruti i cuori, volgi ora uno sguardo su questa misera e martoriata umanità e vieni presto in nostro aiuto!
Noi Ti supplichiamo per la gloria del Padre e per il trionfo del Regno d’Amore del Cuore Sacratissimo di Gesù, Signore nostro! Amen!…
E, gloria al tuo Soffio Vivificante, nei secoli e per i secoli. Alleluia!». Carolina povera creatura.
— 25·9·1968 Mattina. Dopo la S. Messa e S. Comunione la povera creatura viene misteriosamente presa, ed è costretta ad uscire. Venendo in seguito più fortemente avvinta, ad un certo momento si sente dire nel proprio intimo:
— E discenderò… e stabilirò la mia dimora secondo il nuovo messaggio del mio Cuore…
E sarà l’inizio della glorificazione dello Spirito d’Amore della SS.ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.
A te e al mio Ministro fiducia e abbandono.
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La Povera Anima è invitata ad essere uno strumento meno indegno per il compimento dei disegni del Signore.
— 27·9·1968 Mattina.
Dopo la S. Messa e S. Comunione la povera creatura è costretta ad uscire, e sotto ad una azione sempre più potente passa alcuni minuti in tanto mistero. Poi ad un certo momento il dolce Amore dell’anima mia mi dice:
— Ora ti vengo a chiedere, che per il rimanente della tua vita tu non abbia a cercare e volere se non la mia maggior gloria nell’abbassamento di te stessa e nella distruzione di tutto ciò che in te vi è ancora di umano e terreno, affinché tu possa essere nelle mie mani uno strumento veramente meno indegno per il compimento dei miei disegni, e perché la luce dello Spirito Santo possa discendere quanto prima nel cuore del mio Ministro e Gli manifesti con quali mezzi Egli possa effettuare il grande piano del mio Amore.
— «…Mio Dio! abbassamento… distruzione di tutto ciò che ancora vi è in me di umano e terreno… e, in ogni istante… Io mi sento smarrita… sono tanto miserabile! O Cuore dolcissimo del mio Signore Gesù, aiutatemi per carità!… O mio Dio! O divino Spirito assistetemi! Amen!». Carolina povera creatura.
— 28·9·1968 Mattina. Dopo la S. Comunione. In Chiesa.
La forza e l’amore del mio Signore Gesù tutta mi investe e mi attrae… «O mio Dio… O mio amore infinito ed Eterno!».
— Non sarà per la tua fedeltà o per le tue virtù ch’io mi manifesterò, ma perché io sono buono, e bramo associare per il compimento del piano del mio amore per la salvezza delle anime altre anime, con le quali più intimamente io mi trattengo e mediante le quali mi compiaccio di compiere i miei disegni.
— «O mio Signore, realmente presente nel mio cuore, Tu ben mi conosci… Sai tutto… Ecco, io non so dirti altro… Per la gloria del tuo Nome fa’ di me quello che vuoi! Amen!». Carolina povera creatura.
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Gesù, nella potenza del suo Amore, prenderà dimora nell’Opera perché diventi centro d’irradiazione per la salvezza delle anime.
— 12·10·1968 Mattina, di mistero.
Dopo la S. Messa e S. Comunione la povera creatura è costretta ad uscire. Tutto come il solito. Giunta poi ad un certo momento, la voce dell’Altissimo penetrando fortemente nella mia anima mi dice:
— Assicura il mio Ministro che nel giorno stesso dell’inaugurazione28 io scenderò nella gloria e Potenza del mio Infinito Amore e vi stabilirò la mia dimora per poi essere Centro d’irradiazione per la salvezza delle anime. A suo tempo poi Gli saranno mostrati i mezzi.
— Povera piccola creatura in quale atmosfera di spirito ora si trova! Quanto tormento… Quanta sofferenza… Quanto timore d’inganno! Meno male che c’è uno spiraglio che mi dà un certo sollievo, ed è il pensiero che la sofferenza è sempre un bene, purché sia sopportata nell’amore e per amore di Colui ch’è l’Eterno Amore! A Lui dunque onore e gloria in sempiterno! Amen! povera creatura.
— Sera, nella meditazione. Mio Dio quanta sofferenza! Impossibile meditare. Impressione personale. Se l’intenzione della povera creatura è sempre protesa a mantenersi sulla Patena e nel Calice per vivere continuamente sull’Altare con Cristo sacrificato… è mai possibile che possa venir ingannata da false correnti?… Se, con la grazia di Dio, essa non cerca che la maggior gloria del suo Signore in tutto e sempre… sarà mai possibile che possa smarrire la retta via?
Eppure, dopo l’incontro di questa mattina in me si sta svolgendo una lotta terribile!… Sarà tutta opera del nostro amabilissimo Signore Gesù?
Sarò nella verità o nell’inganno!
Mio Dio, bontà infinita… Amore Increato… unica speranza della mia vita… aiutami, per carità! Vergine Santissima, dolcissima Sposa dello Spirito Santo, vieni presto in mio aiuto!
Amen! Carolina povera creatura.
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La voce di Gesù assicura che l’infinita Carità del Padre discenderà nuovamente e abbondantemente in mezzo agli uomini per portare vita e salvezza.
— 24·12·1968 Mattina, dopo la S. Comunione.
L’anima, presa improvvisamente dalla solita azione misteriosa deve andare di sopra. Quanta sofferenza! Quanto travaglio intimo! L’anima non si comprende più. Finalmente la voce:
— Come un giorno dal seno del Padre discesi in mezzo ai figli degli uomini per portare loro la mia salvezza; e giunto il momento mandai loro nella virtù e potenza del Padre lo Spirito Santo, così ti assicuro, sulla mia parola, che verranno ancora giorni di grande misericordia e lo Spirito di infinita carità del Padre, nonostante tanta ingratitudine degli uomini stessi, discenderà nuovamente e abbondantemente, perché io sono buono e amo più usare misericordia che operare giustizia.
— Dopo questo particolare fanno seguito quelli registrati in altro foglio, dato che non meriteranno nessun peso.
— 25·1·1969 In Chiesa, ore 12.
Sono nuovamente schiacciata sotto un enorme peso… e il mio povero nulla si sente tremendamente smarrire! Una nuova missione da compiere!
«O mio Dio, ricordati della mia grande miseria… Ricordati ancora del tuo infinito amore per gli uomini… e degnati di assistermi! O forza onnipotente dell’amore del nostro Dio… o dolcezza del Cuore del nostro amabilissimo Signore Gesù, vieni in mio aiuto! Non permettere che nulla mi sfugga che non sia per la maggior gloria del nostro Dio! Amen!».
Carolina povera creatura.
Questo particolare è stato scritto a motivo del nuovo compito ricevuto dal R. P. Confessore il giorno 23-1-1969.
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Alla Madonna il titolo “Madre del Divin Verbo”; alcune indicazioni per la Cappella dell’Oasi.
— 13·9·1969 Sabato. Dopo la S. Comunione.
Inatteso incontro. La povera creatura deve andare di sopra. Molta misteriosa sofferenza. Verso la fine la voce:
— La mia santissima Madre, in quella prediletta Dimora, io desidero che sia onorata con il glorioso titolo di “Madre del Divin Verbo”.
— Fine dell’incontro.
— 24·9·1969 Mattina dopo la S. Comunione.
Misteriosa sofferenza conduce la povera creatura, di sopra per un nuovo incontro.
Dopo alcuni minuti di tanta sofferenza e anche di forte timore di essere ingannata la voce misteriosa si fa sentire.
— Così dirai al mio Ministro: Io desidero che sullo sfondo sopra l’altare nella Cappella venga dipinta l’Immagine dell’Eterno Padre in alto, dello Spirito Santo (colomba) nel centro, e della Santissima Madre mia in basso, con la scritta ai lati di Essa, “Mater Dei Verbum”.30 Ma in uno stile molto religioso più che artistico.
— Tutto questo è stato scritto per pura obbedienza; la povera creatura prega quindi di non farne alcun caso, perché non lo merita.
— 7·10·1969 Incontro preceduto da parecchi giorni di misteriosa sofferenza.
Mattina dopo la S. Comunione. La piccola creatura è costretta a passare di sopra perché viene ancora più fortemente presa da detta sofferenza. Dopo circa venti minuti di intima e tremenda tribolazione, con l’anima sempre abbandonata nel mistero di Cristo, e fiduciosa per il suo sacrificio inutile per tante anime… per il suo Sangue calpestato… per il suo amore misconosciuto e disprezzato… finalmente, in una misteriosa calma la solita intima voce si fa udire.
— Nell’amplesso dello Spirito Santo vengo a confermarti quanto ti ho già fatto comprendere riguardo alla mia Santissima Madre, a gloria dei Tre e in particolare dello Spirito Santo. Assicura poi il mio Ministro che io lo assisterò sempre.
— Finito l’incontro l’anima si sente completamente libera e può scendere liberamente per il compimento dei suoi doveri. Tutto però è stato registrato per pura obbedienza.
— 19·8·1970 Mattina dopo la S. Comunione.
L’anima viene fortemente attratta fuori di sé e non può seguire il proprio metodo di ringraziamento. Dopo brevi minuti di questa misteriosa atmosfera la voce dice:
— Dirai al Ministro che è giunto il momento di metter mano all’opera della costruzione della nuova Cappella, seguendo le direttive già da tempo manifestate.
— Questo incontro è avvenuto nel terzo giorno (al mattino) dei Santi Esercizi.
Eppure nel cielo dello spirito sembrava che tutto si fosse normalizzato con tanta gioia e felicità della povera creatura.
— 22·8·1970 Mattina dopo la S. Comunione.
L’anima viene di nuovo fortemente avvinta dalla misteriosa azione, e dopo d’essersi gettata perdutamente nel mistero della Triade Santissima Ospite sacramentalmente, si sente dire:
— Datemi quanto desidero… E la mia Santissima Madre venga rappresentata in tutto lo splendore emanante dallo Spirito Santo… e sotto lo sguardo e la compiacenza del Padre.
— Questo particolare vorrebbe alludere al dipinto che dovrebbe essere eseguito per raffigurare l’Immagine di Maria Santissima sotto i raggi e l’azione dello Spirito Santo (Colomba) che dall’alto tutta la investe.
Molto Reverendo Padre, non ho né tempo né forza morale per aggiungere altro. Prego di gettar via subito il presente scritto non meritando un trattamento migliore. Con i più rispettosi ossequi. La prego a benedirmi.
Dev.ma Povera Creatura.
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Gesù insiste ancora sulla costruzione della Cappella.
— 21·11·1970 Sabato mattina in Chiesa.
Dopo tanto tempo di silenzio e di tribolazioni interiori, durante l’adorazione a Cristo Gesù presente sacramentato, l’anima viene improvvisamente presa dalla solita misteriosa forza mentre la solita voce dice:
— Dirai al mio Ministro che tutto andrà bene. Ma poi metta mano alla costruzione della Cappella seguendo le direttive da me tracciate.
— Dopo questo incontro l’anima rimane fortemente scossa e timorosa per l’incertezza di essere stata fatta oggetto d’un inganno di fantasia. Però nello stesso tempo si propone di farne parola a Chi si deve (per obbedienza) se il particolare fosse stato in qualche modo confermato.
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