Novena di Pentecoste “Identità cristiana” – Giorno 1: Lo Spirito imprime il sigillo di Cristo

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Sigillo di Cristo

Lo Spirito imprime il sigillo di Cristo

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Novena di Pentecoste “Identità cristiana”: Primo Giorno
Lo Spirito Santo imprime il sigillo di Cristo

Saluto

O Dio vieni a salvarmi
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre…

Lode a te, Eterno Padre, sorgente della vita,
perché ci hai creati come un prodigio.

Lode a te, Figlio Gesù Cristo, obbediente fino alla morte,
perché ci fai risorgere con te.

Lode a te, Spirito Santo, creatore di armonia,
perché ci doni di vivere la vita nuova in Cristo.

Vieni Spirito Santo, vieni Potenza divina d’Amore,
vieni e riempi il mio povero cuore,
purificalo, santificalo, fallo tutto tuo.
Grazie Signore Gesù.

Atto penitenziale

Signore, che per opera dello Spirito Santo ti sei incarnato nel seno della vergine Maria per essere nostro Salvatore, abbi pietà di noi!
Signore pietà.

Cristo, che nella forza dello Spirito Santo hai vinto le tentazioni del maligno, abbi pietà di noi!
Cristo pietà.

Signore, che nella tua donazione al Padre sulla croce ci hai meritato il dono dello Spirito Santo che in te ci rende figli partecipi della tua stessa natura divina, abbi pietà di noi!
Signore pietà.

Invocazioni a Maria Santissima per crescere nella docilità allo Spirito Santo

O purissima Vergine Maria che dallo Spirito Santo fosti resa sposa indissolubilmente unita al Cristo nel gaudio e nel dolore, prega per noi
e fa’ che il Divin Paraclito ci renda fedeli all’amore sponsale di Cristo per noi.

O purissima Vergine Maria che ai piedi della croce sei stata resa capace dallo Spirito Santo di unirti al dono totale di Gesù al Padre, prega per noi
e fa’ che il Divin Paraclito ci aiuti ad abbandonarci fiduciosi alle esigenze del suo Cuore.

O purissima Vergine Maria che ai piedi della croce hai visto il cuore del tuo figlio trafitto dalla lancia, prega per noi
e fa’ che il Divin Paraclito ci faccia attingere con gioia all’inesauribile sorgente della salvezza.

Parola di Dio

Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (1Pt 1,3-9. 14-16.18s)

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell’ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi, perché io sono santo.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12, 20-28)

Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».

Video meditazione

 

Lo Spirito Santo imprime il sigillo di Cristo: per approfondire

(Sant’Agostino)
«Per coloro che capiscono, “E il Verbo si è fatto carne” è di una sublime bellezza. Dice uno degli amici dello sposo: Lungi da me gloriarmi, se non nella croce del nostro Signore Gesù Cristo. È poco non arrossire della croce, se non te ne glorierai. […] Ma perché anche nella croce aveva bellezza? Perché la follia di Dio è più sapiente degli uomini; e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. A noi dunque, che crediamo lo Sposo si presenti sempre bello.
Bello è Dio, Verbo presso Dio; bello nel seno della Vergine, dove non perdette la divinità e assunse l’umanità; bello il Verbo nato fanciullo, perché mentre era fanciullo, mentre succhiava il latte, mentre era portato in braccio, i cieli hanno parlato, gli angeli hanno cantato lodi, la stella ha diretto il cammino dei magi, è stato adorato nel presepio, cibo per i mansueti. È bello dunque in cielo, bello in terra; bello nel seno, bello nelle braccia dei genitori: bello nei miracoli, bello nei supplizi; bello nell’invitare alla vita, bello nel non curarsi della morte, bello nell’abbandonare la vita e bello nel riprenderla; bello nella croce, bello nel sepolcro, bello nel cielo. Ascoltate il cantico con intelligenza, e la debolezza della carne non distolga i vostri occhi dallo splendore della sua bellezza».

Dagli scritti della Povera Anima

14 – 6 – 1966
Mattina, dopo la S. Comunione. Nella meditazione.
È l’amore per gli uomini che mi spinge a questo. Aiutatemi a salvarli… sono opera del Padre mio. Tutto si deve tentare pur di raggiungerli… Aiutatemi a salvare anime…
Voi, miei intimi, che potete comprendermi di più… aiutatemi a salvare le anime, esse sono parte del mio Cuore!… Datemi questa soddisfazione…Un giorno comprenderete quanto è grande, preziosa un’anima.
Nulla quindi si deve lasciare d’intentato pur di salvarle. Anche quanto ora io domando a voi…è per questo bisogno del mio Cuore… di salvarle…

30 – 7 – 1965 Ore 21.30, fino alle 23.
Tempo di tanta sofferenza! A un certo momento la voce dice:
Sarà il mio amore che ti crocifiggerà se mi seguirai sempre e non mi resisterai… ma, per poter sostenere questa dolce e tremenda azione, io ti nutrirò con il miele dolcissimo che scaturisce dal mio Cuore… e tu mi camminerai accanto, sempre appoggiata alle mie direttive. Ed ora dimmi; non hai nulla da chiedermi?
E l’anima risponde: “Signore mio, Gesù Cristo, dolce amore dell’anima mia… che io discenda sempre più nel mio nulla, e che possa conoscere sempre meglio le mie debolezze e miserie, per poterle detestare e correggere! Amen!”

Segno di Croce

«Il segno della croce, esprime il sigillo di Cristo su colui che gli appartiene e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistato per mezzo della sua croce» (cfr. CCC 1235).

(Ad ogni invocazione si traccia un piccolo segno di croce con il pollice
rispettivamente sugli occhi, su un orecchio, sulla fronte, sulle labbra, sul cuore)

Signore, con la potenza del tuo Santo Spirito, apri i nostri occhi
e vedremo le meraviglie del tuo amore.

Signore, con la potenza del tuo Santo Spirito, apri i nostri orecchi
e ascolteremo con fede la tua parola di vita.

Signore, con la potenza del tuo Santo Spirito, apri la nostra mente
e comprenderemo le profondità del tuo dono.

Signore, con la potenza del tuo Santo Spirito, apri le nostre labbra
e proclameremo con gioia le tue lodi.

Signore, con la potenza del tuo Santo Spirito, apri il nostro cuore
e porteremo il tuo amore ad ogni persona.

Atto di donazione e consacrazione allo Spirito Santo

Spirito Santo, Spirito di Gesù e del Padre,
Tu vuoi abitare in me, povero peccatore
e trasformarmi in un tempio della tua gloria.

Vieni, Spirito della Comunione divina,
vieni e riempi tutto il mio essere.

Vieni e uniscimi a Gesù crocifisso e risorto,
per essere con Lui e con tutti i miei fratelli
un solo Corpo,
per essere con Lui un figlio prediletto del Padre.

Tu ti sei donato a me senza misura.
Umilmente anch’io

mi dono e mi consacro a Te.

Rendimi docile alla tua azione
perché Tu possa compiere la tua Missione in me,
nella Chiesa e nel mondo,
adesso e fino all’ora in cui mi rimetterò con Te
tra le mani del Padre,
come Gesù, per l’eternità.

Ti prego con Maria e tutti i Santi.
Amen. Alleluia.

 

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