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CAPITOLO QUINDICESIMO
[PARTE III L’irradiazione] A Loreto l’inizio della glorificazione dello Spirito Santo
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Gesù esorta per due volte l’Anima a vivere in perfetta fedeltà e nell’offerta di un purissimo amore per il trionfo del suo Cuore.
— 13·8·1966 Mattina. Dopo la S. Comunione durante la meditazione.
L’anima non può meditare come vorrebbe perché un’altra forza la tiene molto occupata e avvinta. Giunta poi ad un certo momento l’amabilissimo amore delle anime le dice:
— Il buon esito della missione che ti ho affidata dipenderà molto anche da te… dalla tua fedeltà nel cercare e vivere unicamente e solamente per puro mio amore e per il trionfo del mio Cuore, nella glorificazione dello Spirito Santo.
— Quanta impressione ha lasciato nel cuore della piccola creatura questo incontro! Mio Dio!
— Sera dello stesso giorno.
Incontro improvviso. L’amabilissimo e tenerissimo amore delle anime, Gesù Cristo, ripete alla sua piccola creatura quanto le ha detto al mattino. Mio Dio, quanto c’è da pensarci! Ed io mi sento così piccola e povera di virtù!
— 19·8·1966 Venerdì. Sera ora tarda.
La povera creatura è presa da una forte e molto prolungata misteriosa sofferenza, durante la quale non fa che chiedersi: «che cosa vorrà questa volta il mio Signore?!».
Finalmente poi passato forse più di un’ora e mezza, la sua voce dice:
— Sei disposta a sacrificarti per me? Ad abbracciare amorosamente quanto vorrò disporre di te per il conseguimento dell’opera che tanto mi sta a Cuore?
— L’anima rimanendo troppo colpita a queste parole e non comprendendone tutto il significato, non si sente di rispondere per il momento… Vedremo cosa vorrà in seguito il Signore…
— 21·8·1966 Domenica. Verso il mattino, l’anima è presa.
— L’opera che ti ho affidata non deve essere abbandonata a se stessa. Benché le opere di Dio si compiano da sé, la responsabilità rimane sempre tua… tu ne dovrai portare il peso… è su di te che io conto. Io, per questo ti ho scelta… ed ho condotto le cose in modo da poter più facilmente lavorare, affinché il mio desiderio venisse soddisfatto…
— Forse qui viene fatta allusione al trasferimento del R. P. da Ancona a Loreto.
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Gesù conferma che la glorificazione dello Spirito Santo inizierà da Loreto, per dilatarsi su tutta la terra.
— Sì, è proprio da Loreto che dovrà partire il primo raggio della nuova luce che irradierà tutta la mia Chiesa, le anime, i popoli tutti… Lo Spirito Santo non è ancora conosciuto, onorato, glorificato come ben merita.
Egli, la grande forza che regge l’universo, che penetra, avvolge e santifica le anime, ne ha tutto il diritto di questo speciale omaggio. E poi, è il mio Cuore che lo desidera… e in questa glorificazione dello Spirito Santo, amore sostanziale del Padre e del Figlio, il mio regno di grazia, di verità, di giustizia e di santità si dilaterà ben presto su tutta la terra.
— «Signore mio, Gesù Cristo, e Dio mio, che cosa dunque dovrei fare, ditemelo voi… io mi sento smarrire… schiacciare…».
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Gesù guarda all’intenzione della creatura, non ai limiti.
— 27·8·1966 In Chiesa per la meditazione ore 17.
La povera creatura è sottoposta in questi giorni a tanta sofferenza fisica, morale, e, forse anche spirituale. E sentendosi in tanta difficoltà di praticare la virtù, ne soffre fortemente… Ad un certo punto poi la voce del buon Gesù le dice:
— Finché nell’anima tua si mantiene l’intenzione di amarmi e di farmi piacere, non preoccuparti per tutto ciò che provi di contrario… anzi proprio per questo mi rendi maggior gloria e mostri il tuo attaccamento ai miei voleri.
— Sì, ma intanto in qualche occasione mi sfugge qualche parola un po’ men che buona… e questo non è certo un bene… Non c’è più tempo.
— 4·10·1966 Sera nella meditazione.
La povera creatura24 nel mistero. Ora l’anima mia passa il suo tempo adorando amorosamente e umilmente quel misterioso silenzio che in essa si sta svolgendo, in attesa che si compiano i divini voleri… che in qualunque modo mi verranno poi significati. Che il buon Dio mi assista sempre, affinché quando Egli giungerà mi possa trovare pienamente pronta! Amen!
— Sera, più tardi dello stesso giorno.
Dopo terminata la prova, nell’anima della povera creatura si è impossessato un forte bisogno di scendere nel proprio nulla… di rimanervi… di non uscirne più… e quivi, nella preghiera e nel sacrificio non desiderare altro se non la pura gloria dell’amabilissimo suo Signore Gesù.
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Gesù spiega il motivo per cui la glorificazione dello Spirito Santo deve avere inizio a Loreto.
— 5·10·1966 Mattina in Chiesa.
Mentre la povera creatura del buon Dio sta avvicinandosi alla S. Comunione improvvisamente si sente dire nel proprio intimo:
— Perché a Loreto? Perché a Loreto?
— Ma cercando, essa, di non distrarsi, non ne fa caso. Dopo la S. Comunione e cioè durante la meditazione, si sente passare nell’anima una nuova atmosfera spirituale, e, mentre l’amabilissimo Signore Gesù, che da oltre un mese non si faceva più sentire, ora impadronendosi totalmente della sua povera creatura le dice:
— Il motivo per il quale io desidero che questo Culto abbia inizio a Loreto si è perché in quel Santo luogo vi è pure molto onorata la mia SS.ma Madre… Ed essendo Essa la Sposa dello Spirito Santo, è ben giusto, che Lui pure, prima che in ogni altro luogo, venga quivi onorato e glorificato.
— Questo incontro ha trattenuto l’anima per tutta la meditazione.
— 6·10·1966 Mattina. Dopo la S. Comunione.
Improvvisamente.
— E si accenderà su quel Sacro Colle, dove, per intercessione della mia SS.ma Madre, tante anime trovano grazia e misericordia, si accenderà una nuova fiamma che irradierà poi la sua luce e il suo calore fino ai più lontani confini della terra, per scuotere e salvare innumerevoli anime.
— 1·11·1966 Festa di tutti i Santi. Prime ore.
La povera creatura si sveglia in un clima di trasporto e di amore, ed esclama: «Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo! Gloria, gloria… per i secoli dei secoli! Gloria alla Triade augustissima, un solo Dio! Gloria, benedizione, amore, onore, trionfo nell’unica sostanza ineffabile!!! Gloria al Dio unico… al Dio vero nel gaudio del suo sussistente amore dove dimora e che forma la beatitudine dei Tre!
E, gloria a Maria, dolce madre mia, perché prediletta dal Padre, dal Figlio, e dallo Spirito Santo! Gloria a Maria, l’umilissima e dolcissima Sposa dello Spirito Santo e Madre tenerissima dell’Eterno divin Figlio!… O Dio, o gaudio, o dolcissimo amore, l’anima mia è inebriata di Te… Io Ti adoro!…».
Ripresa dopo circa un quarto d’ora, perché la povera creatura era troppo avvinta. «Ma, dunque che cosa passa nell’anima mia… O Dio, o mio dolce amore, lo comprendo… oggi è la Festa Tua e di tutti i tuoi Santi!… O Dio! O eterno gaudio, o beatitudine sempiterna… Gloria a Te e a tutti i tuoi Eletti… E, gloria alla Beata Madre mia,25 di cui sono indegnissima figlia!…».
Ripresa dopo parecchi minuti.
— Perché oggi la Chiesa festeggia la gloria e il trionfo dei suoi figli in Patria? Gridalo forte a tutti i popoli: È lo Spirito del mio Cuore, è l’opera del mio amore che li ha formati! Tutto e solo per questo ineffabile fuoco viene operato in Cielo e in terra… e senza di Lui nulla vien fatto… Io lo desidero… io lo attendo questo trionfo dello Spirito del mio amore, di questo Fuoco del mio Cuore… Sappia l’umanità che tutto sta qui!
— Anche questo incontro è stato scritto sotto l’azione diretta del forte impulso interiore; e quale impronta ha lasciato nel cuore della piccola creatura!
— Mattina, in Chiesa.
L’anima è sempre accompagnata dallo Spirito che la invase nelle prime ore. Nella S. Messa e S. Comunione tutto, tutto è pervaso di questa misteriosa atmosfera.
— Ore 12. In Chiesa.
La povera creatura continua nel suo misterioso clima, e non sa, non può che gridare dall’intimo del cuore: «Gloria, adorazione, benedizione, a Te Figlio di Dio, nato da Maria negli ardori dello Spirito Santo… E, gloria a Te o divino Spirito del mio Signore Gesù che hai popolato il Cielo di Santi per il suo sacrificio di redenzione!».
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Invito ai Sacerdoti a riempirsi dello Spirito d’Amore per poterlo comunicare al cuore dei fedeli.
— 3·11·1966 Mattina. Dopo la S. Comunione.
— La Chiesa, mia Sposa, uscita dal mio Cuore, ne ha estremo bisogno di questo potente Soffio, per poter attraversare il mare burrascoso dei tempi, e in modo speciale dell’attuale, in cui tutto minaccia di distruggerla… di affondarla…
Mi credano i miei Sacerdoti… diano ascolto al grido del mio Cuore… Cerchino di riempirsi di questo ineffabile Spirito di Amore, Eterna fiamma in cui tutto viene vivificato… per poter poi trasmetterla, in qualunque modo loro possibile, nei cuori dei loro fedeli. È necessario che il mondo sia rinnovato in questa Divina Carità.
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