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[PARTE II La manifestazione] CAPITOLO QUINTO
L’impronta di Dio nello Spirito Santo
***
Gesù vuole fare di lei uno strumento della sua gloria. La Povera Anima dichiara di non comprendere nulla delle cose manifestate al Confessore.
— 21·11·1965 Mattina. Meditazione prima della S. Messa.
Dopo un incontro già avuto dalle ore 5.30 fino alle 6.15, l’anima è ancora fortemente assorbita nella forza misteriosa e non potendo meditare si abbandona (per forza!) a tutto ciò che si vorrà fare di essa. Verso la fine del tempo riservato per la meditazione la voce dice:
— Ora a te non rimane che una via da percorrere: quella di seguirmi nelle mie direttive, e di fare quanto ti domando. E siccome io ti ho fatta tutta mia… per questo intendo di fare di te uno strumento della mia gloria.
— L’anima nella S. Comunione si abbandona tutta nelle braccia del suo Signore e lo supplica di cancellarla dal libro della vita, piuttosto che abbia a sbagliare via.
Qui finiscono i particolari avvenuti prima dell’incontro con il R. P. Confessore avvenuto il giorno 22-11.
— 23·11·1965 Meditazione della sera.
L’anima mia, in questi giorni, non può fare altro che adorare, piegando il capo, il mistero che in essa si sta svolgendo… ecco le mie meditazioni!
Ieri ho avuto l’incontro con l’Angelo del Signore,9 ed ho manifestato cose, di cui anche ora non ne comprendo nulla! Sembra che dentro e fuori di me tutto sia diventato mistero! Eppure, mi sento tanto tranquilla… contenta… ma ciò che io sento è troppo grande… in certi momenti mi sembra di rimanere come schiacciata!
E le mie meditazioni? Anche queste, un mistero! Almeno potessi trovare parole che esprimessero un qualche cosa… ma no! «O Gesù, mio dolce amore… Tu sei quel mistero che io non comprendo, e che tuttavia sento qui nel cuore… O Dio mio, e mio dolce Paradiso… non importa anche se non ti comprendo, mi basta sapere che Tu sei qui che io sono tua, e sono in Te! Amen!».
— 24·11·1965 Mattina, dopo la S. Comunione. L’anima è rapita nel suo Signore.
«O Figlio di Dio, nato da Maria negli ardori dello Spirito Santo, affissami in Te, affinché io viva e muoia sol per Te!!!».
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Gesù dichiara che soltanto quelli che portano l’impronta di Dio nello Spirito Santo saranno stabiliti nella gloria.
— 25·11·1965 Mattina un po’ prestino. L’anima è rapita. La voce:
— Alla fine del tempo tutto si trasformerà e riceverà un’impronta nuova; l’impronta di Dio nello Spirito Santo.
Le anime poi, nelle quali il Padre troverà l’immagine del suo Unigenito, saranno trasportate e stabilite nella gloria per i secoli eterni negli ardori dello stesso Spirito che con il Padre e il Figlio vive e regna, in una gloriosa, ineffabile beatitudine.
— 27·11·1965 Mattina. Tutto come il solito. La voce:
— È necessario che tutto si compia… Riparati nel tuo nulla, e nella volontà decisa che io ti concederò di essermi sempre fedele. Satana, mio terribile e disgraziato nemico, inasprito per la domanda che farai a Sua Eccellenza,10 ti molesterà tremendamente… ma tu non temere, perché io sarò con te… ed egli non potrà nulla sulla tua anima!
— Lo stesso giorno, ore 15.
Il possesso della misteriosa azione sulla povera creatura, diventa sempre più intenso, più totale. «Mio Dio, sono tua, fa’ di me quello che vuoi!».
— Io non ti ho dato l’essere se non per la mia gloria.
— «Ah, mio Signore, voi mi parlate, ma io capisco le cose all’umana… forse, non le capisco bene…».
— Lo Spirito Santo che il Padre ti manderà in mio nome, ti ricoprirà e ti rivestirà con la sua ala santificatrice e ti manifesterà il Padre e il Figlio e tu non sarai che un debole strumento per la gloria di Dio… del tuo Dio… che il mondo non conosce e… non ama… Sarà pure lo Spirito Santo che nei prossimi giorni, ti assisterà, nella lotta che dovrai sostenere contro Satana, il grande nemico del bene e delle anime.
***
Finalmente si decide ad obbedire e a scrivere al Vescovo per far venire il suo Confessore in casa.
— 28·11·1965 Mattina. Dopo la S. Comunione.
Ora l’anima mia non deve cercare altro che la gloria di Dio… in tutto, e, per tutto… anche se in certi casi mi costerà tremendamente! Così oggi scriverò a Sua Eccellenza anche se ho la certezza che poi Satana invidioso mi molesterà con la sua bava infernale. Che deve importare a me… quando è di suo gradimento… quando ciò farà piacere al mio Signore…
— 29·11·1965 Mattina, ore 11.10. Sempre come al solito.
L’anima: «Perché poi Satana se la vuol prendere con me… Io non ho nulla che lo urti, che gli faccia ombra. Sono un povero nulla, una miserabile, una superba come lui… perché dunque se la vuol prendere con me…». La voce:
— Egli è furibondo perché decisamente tu mi segui, senza riguardo alcuno a te stessa… E poi anche perché hai scritto a Sua Eccellenza, ma sta tranquilla, ché non avrà nessun potere su di te, perché io ti assisterò, affinché tutto ridondi a mia gloria.
***
La Povera Anima, tormentata, si rifugia nel suo nulla per stare al sicuro dagli assalti del nemico.
— 2·12·1965 Mattina ore 11.25. In Chiesa.
L’anima è in tribolazione.
«Mio Dio… per la tua gloria… per il tuo Regno d’amore… per il tuo nome Santo, aiutami! Forse il nemico ha già iniziato la sua azione. Io non mi capisco più! Tutto in me è confusione, smarrimento! Lo so che la mia anima sta nelle tue mani, mani sicure, mani divine… ma io sono tanto fragile, sensibile, povera di virtù… Non ho che una via che mi può dare un po’ di appoggio: il mio nulla, il pensiero dei miei peccati, di tante infedeltà… La convinzione della mia superbia… che è tanta… Fuori di qui…
Voglia l’Immacolata tua Madre, nascondermi sotto il suo manto, e la mia Beata Fondatrice11 mirarmi e assistermi dal Cielo. Per il rimanente, si faccia in tutto il tuo volere che ora è diventato pienamente il mio! Amen!».
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