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[PARTE II La manifestazione] CAPITOLO UNDICESIMO
L’Eucaristia: il grande mistero d’amore di Dio per gli uomini
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Gesù afferma: «Il mio Cuore ha il diritto di essere amato. Io per questo sono disceso».
— 6·4·1966 Mattino. Prime ore, cioè 3.30. Sempre nella sofferenza.
— Dammi un amore di riparazione!…
In quante anime sarò nuovamente crocifisso in questo tempo pasquale!17 Esse non sanno quello che fanno!… Ecco dunque la necessità d’un rinnovamento spirituale! Ed è per questo, che essendo io venuto per salvare e non per condannare, domando alla mia Chiesa di voler accettare questo mio nuovo invito di salvezza per questa povera umanità, trascinata da tanti errori alla perdizione!…
— «O dolcissimo Cuore del mio Gesù! quanto è grande la tua bontà! Mentre noi ti tradiamo, tu non fai che escogitare nuovi mezzi per toccare il nostro cuore onde ricondurci a Te! Oh ineffabile Carità d’un Dio!».
— Sì, è proprio così; perché il mio Cuore ha il diritto di essere amato… Io per questo sono disceso… Questo era il piano della mia venuta: Il trionfo del mio Amore!
Tu poi tienti preparata perché dovrai rispondere molto su tutto questo… ma il mio Cuore ti assisterà.
— Amen!
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L’Eucaristia è il grande mistero d’amore di Dio per gli uomini, la manifestazione più stupenda e meravigliosa, ma l’umanità ora ne sembra nauseata.
— 9·4·1966 Mattino. Prime ore. Sempre nella sofferenza.
— L’Eucaristia è il grande mistero d’amore di Dio per gli uomini. È la manifestazione più stupenda e meravigliosa! Con questo dono, Dio, non ha riservato più nulla per sé, ma tutto si è dato all’umanità! Ed oh! quanto è grande il mio desiderio che le anime vengano a me… vengano al mio Cuore… le anime, per le quali tutto ho sacrificato… nulla risparmiando di quanto mi era più caro, pur di attrarle al mio Amore!
Ora, sembra invece che l’umanità vada nauseandosi del gran dono della mia reale presenza su questa terra! Ed il mio Cuore ne è addolorato, afflitto!
Anche fra i miei più intimi tante volte non trovo quella comprensione e corrispondenza di cui avrei bisogno ed anche diritto…
Ma, dunque dovrà, il mio Cuore lasciarsi vincere davanti a tanta sconoscenza e ingratitudine? Dovrò io vedere sempre il mio Amore tanto incompreso, trascurato, misconosciuto? Questa sarebbe un’offesa troppo grande che verrebbe arrecata alla mia infinita carità…
Ecco, dunque il nuovo mezzo che io intendo di mettere nelle mani della mia Sposa, la Chiesa: la glorificazione dello Spirito Santo…
Io la supplico ardentemente di accoglierlo… di darne tutta l’importanza che si merita… e la assicuro che ben presto ne vedrà copiosi frutti… Così, se si darà ascolto alla mia voce, si potrà pure effettuare il gran piano di amore e di riparazione al mio Cuore amantissimo, e la gloria del Padre mio nella salvezza delle anime.
Si faccia, dunque, conoscere, amare e glorificare l’Eterno divino Spirito e il mio Cuore sarà soddisfatto!
— Tutto scritto direttamente sotto l’azione della misteriosa forza. L’incontro è durato circa due ore.
Dopo gli incontri della settimana Santa nell’anima della povera creatura si è fatto silenzio; un silenzio calmo, sereno. Ora vedremo cosa vorrà il Signore. A tutto sono pronta!
— 26·4·1966 Ieri, venuta del M. R. P. Confessore.
Quanta bontà! e quante premure!
Che il buon Gesù lo benedica e lo faccia un gran Santo!
Nell’anima mia continua il silenzio.
Oh, ma quanto mi sento contenta, felice! Penso che anche in questa situazione mi trovo sempre tra le braccia del mio Signore infinitamente buono!!!
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La Povera Anima si trova in una grande sofferenza. Per lei però conta ciò che piace al Signore e sente di essere disposta a tutto.
— 28·4·1966 Ore 12. Durante l’esame particolare.
Forse l’anima mia sta attraversando una nuova prova… e come spiegare cosa passa in me?… Ma io non voglio accettarla come una prova inviatami semplicemente per farmi soffrire… bensì come un segno evidentissimo ch’Egli sta avvicinandosi maggiormente all’anima mia per compiere il suo mistero d’amore!
— Sera, ore 17.30.
L’anima si trova ancora nella inesplicabile sofferenza,… ma sono contenta lo stesso! Perché penso che se la sua divina bontà dispone così, vuol dire che ora va bene così. Anzi, se così volesse disporre per tutta l’eternità, sarei contenta, ancora, lo stesso… perché ciò che ora interessa l’anima mia, non è quello che piace, bensì quello che Lui dispone. Quindi o patire o godere per me è uguale… perché la mia felicità è Lui e non ciò che sento e che passa in me. Lui è il Bene… Lui è il vero Bene… l’unico Bene… e all’infuori di Lui tutto è nulla!
— 29·4·1966 Mattina. In Chiesa.
Questa mattina, subito dopo la consacrazione nella S. Messa, improvvisamente, l’anima mia, si è sentita per brevi minuti, tanto fortemente attratta e immersa nella Persona adorabile di Gesù Cristo crocifisso. Che momenti! Nel frattempo, guidata dalla divina grazia, mi sentivo disposta e mi offrivo a tutto… a tutto!
Mi portai poi alla S. Comunione come un povero nulla, gettandomi nel Tutto! Subito, dopo aver ricevuta la S. Particola il buon Gesù mi ha detto:
— Dirai al mio Ministro che non si attenda un ordine preciso, perché tutto si effettuerà mediante il compiersi di disposizioni guidate dal mio amore.
— Ora, prima di consegnare le presenti pagine alla R. M. Superiora, chiedo umilmente perdono del ritardo; mentre ringrazio sentitamente di tutta la carità che sempre mi ha usata.
Non so cosa vorrà ancora, il buon Gesù, dalla mia anima… a tutto sono disposta!!!
Spero che in caso di bisogno, la sua paterna bontà vorrà essermi sempre di confortante aiuto!
In caso di bisogno, come d’accordo, Le scriverò.
Prego di benedire sempre la povera anima!
— 17·5·1966 Ieri è venuto il Sacro Ministro di Dio. Di quanta bontà, carità e pazienza il Signore lo ha favorito! Ne sia Egli ringraziato! Ora l’anima mia è fortemente confusa per le tante sue premure a mio riguardo. Potessi almeno ricambiare in qualche modo!
— 18·5·1966 Meditazione della sera.
L’anima è in grande tribolazione… «Signore mio, Gesù Cristo… purché la mia anima possa giungere dove tu l’attendi, eccomi, prendimi… e fa’ di me quello che vuoi… a tutto sono disposta… a tutto… Dio mio, mi comprendi?… a tutto! Ma ti prego mostrami le tue vie. Amen!».
— 19·5·1966 Festa dell’Ascensione. Giorno di tanta tribolazione. Nella meditazione della sera.
«Mio Dio, quanto l’anima mia è torturata! Il mio cuore ne è spezzato! Ma accetto tutto… Sì tutto! Prendimi pure per quel lato che tu vuoi… per me tutto è uguale… purché giunga dove Tu mi attendi… e se tutto questo è da Te disposto e preparato per maggiormente dispormi a ricevere i tuoi desideri… eccomi anche a questo, pronta. Ma che dico? Signore, Signore, aiutami… Sì sono pronta… ma Tu vieni, discendi… e che il tuo divino Spirito mi sostenga! Amen!».
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Lo Spirito Santo è la divina carità che, uscendo dalla sua intima dimora, si dona e si espande su tutto il creato, sulle cose e nei cuori degli uomini.
— 20·5·1966 Mattino, prime ore. Dopo tre giorni di tanta sofferenza. L’anima viene svegliata e poco dopo si sente tutta attratta, sommersa dalla solita misteriosa azione.
— Lo Spirito Santo è l’amore del Padre e del Figlio. È la divina carità che uscendo dalla sua intima dimora si dona, si espande su tutto il creato, sulle cose, e in modo speciale sul cuore degli uomini per farne un suo piccolo Paradiso sulla terra per poi trasportarli nei perenni gaudi del possesso di se stesso in Paradiso. Questa è la missione dell’Eterno divino Spirito. Ora a te è stato stabilito di penetrarne molto più intimamente, affinché poi il mondo sappia quanto è grande, infinita la sollecitudine del mio Cuore per la sua salvezza… Affinché si sappia e si comprenda bene, che nulla io lascio intentato per il maggior bene dell’umanità…
Questa umanità che mi è motivo di tanta sofferenza! Io, per questo ti ho scelta e ti ho fatta mia vittima d’amore… perché tu fossi poi mia interprete presso la mia Chiesa e le manifestassi, in mio nome, questo mio grido nell’ora attuale… grido che con nuovo palpito del mio Cuore intendo di visitarla e porgerle un nuovo mezzo di salvezza. E praticamente farai poi sapere, a suo tempo, con quali mezzi io desidero che venga onorato. Intanto nelle preghiere del mattino e della sera venga aggiunta anche questa: Gloria, adorazione, benedizione, amore a Te eterno divino Spirito che ci hai portato sulla terra il Salvatore delle anime nostre; e, gloria e onore al suo adorabilissimo Cuore che ci ama con il suo infinito amore!
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Invito di Gesù: «Stabilitevi nella dolce dimora della mia presenza in voi».
— Mattina. Durante la S. Messa.
L’anima fortemente presa è come rapita, fa presente a Gesù il desiderio del suo Sacro Ministro, e Gesù le risponde:
— Attingete alle fonti della mia grazia… inebriatevi del mio amore… invocate, sollecitate lo Spirito del mio Cuore. Rendetevi estranei a tutte le cose della terra… e stabilitevi nella dolce dimora della mia presenza in voi.
— 21·5·1966 Prime ore.
«O eccelso, divino Spirito, soave armonia di amore delle Tre divine Persone, io Ti adoro! a Te tutta mi consacro! Tu sei la manifestazione degli arcani palpiti d’amore e di redenzione del Cuore misericordioso dell’Unigenito del Padre… Tu sei con il Padre e il Figlio la forza e il sorriso dell’universo… Sei la castità delle vergini… l’innocenza dei pargoli… l’ardore dei tuoi eletti (prescelti) perché manifestino le arcane ricchezze dell’Amor di Dio, tre volte Santo… Tu sei il divino fermento nascosto in ogni battezzato per far sviluppare e perfezionare gli eletti per la patria celeste. (Qui l’anima è fortemente rapita). O Dio! O divino Spirito!… quanto ora mi hai inebriata di Te! Tu mi sommergi… Io ti adoro! Fa’ di me quello che vuoi! Deh parlami del mio Signore Gesù! Mostrami il volto delle sue vie…».
— Al mio Ministro e a te prometto e assicuro che se mi seguirete sempre e farete quanto vi domando, tengo preparato un posto di gaudio molto vicino al mio Cuore nel seno del Padre mio e negli ardori dello Spirito Santo. E siccome io vi ho eletti fin da tutta l’eternità e vi ho amati di un amore di preferenza, desidero che voi pure mi amiate di un amore tutto particolare, non vivendo più se non per me, e rivolgendomi spesso questa invocazione: O dolcissimo Gesù, Figlio Unigenito del Padre, il mio cuore è tutto per Te.
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La fede dei buoni sarà messa a dura prova. Gesù perciò raccomanda di ascoltare la sua voce e di onorare lo Spirito Santo con un culto tutto speciale.
— 22·5·1966 Sera, ore 17. Meditazione.
L’anima vorrebbe meditare ma invece è costretta a cedere alla forza che la attrae e tormenta.
— Affinché il mondo sappia che io amo il Padre, e faccio sempre quanto Egli desidera, ascolta la mia voce! Verranno tempi ancor più calamitosi per l’umanità… per la Chiesa… La fede dei buoni sarà messa molto a dura prova… Si dia quindi ascolto alla mia voce… Si onori lo Spirito Santo… Dopo venti secoli di evidentissime prove della sua onnipotente assistenza, è già ora che venga riconosciuto, onorato e glorificato anche con un culto tutto speciale. Che si comprenda la necessità di questo dovuto omaggio… nel quale ti prometto che sta riposta l’unica speranza per il presente e il futuro. Oh, sì, si dia gloria, onore e amore all’Eterno divino Spirito, amore del Padre e del Figlio… nel Quale e per il Quale avrà maggior trionfo anche il Regno.
— (Non c’è più tempo).
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L’Anima dichiara che, pur essendo vile e indegnissimo strumento, è sempre pronta a seguire tutto ciò che lo Spirito Santo vorrà.
— 25·5·1966 Sera ore 17.30. L’anima è torturata.
«O divino Spirito… o ineffabile e amorosissimo tormento di tutto il mio essere… quanto mi fai soffrire in questa novena dedicata dalla tua Chiesa ad invocarti! Ma, dunque, vuoi ancora qualche cosa dalla tua piccola creatura? Tu lo sai che sono pronta a tutto… ma sì, si faccia… si faccia tutto, e sempre… Io non sarò che un vile, indegnissimo strumento, che rimarrà sempre nascosto, perché così è ciò che desidera questa povera tua creatura… Però ricordati che quello che Tu vorrai io lo eseguirò sempre! sempre! Sì, sempre, purché il regno d’amore del mio dilettissimo Signore Gesù venga conosciuto, accettato, abbracciato e stabilito in tutti gli uomini a gloria del Padre, del Figlio e tua! Amen!».
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